Passione

Aforismi

Jean Paul Sartre

A che serve arrotare un coltello tutti i giorni se non lo si usa mai per tagliare?
Affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo.
Alle tre del pomeriggio è sempre troppo presto o troppo tardi per qualsiasi cosa tu voglia fare.
Amare è, nella sua essenza, il progetto di farsi amare.
Anche il povero ha una precisa funzione nella vita sociale: permettere al ricco l'esercizio della generosità.
Basta che un uomo odi un altro perché l'odio vada correndo per l'umanità intera.
Che cos'è esistere? Bersi senza sete.
Chi è autentico, assume la responsabilità per essere quello che è e si riconosce libero di essere quello che è.
Ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere.
Ciò che è terribile, non è soffrire né morire, ma morire invano.
Credere è sapere che credi, e sapere che credi è non credere.
Dare significa asservire.
Devi scegliere: vivere o raccontare storie.
Dio è il silenzio, Dio è l’assenza, Dio è la solitudine degli uomini.
Elezioni: trappola per fessi.
Ero un bambino, cioè uno di quei mostri che gli adulti fabbricano con i loro rimpianti.
Essere liberi non è poter fare ciò che si vuole, ma volere ciò che si può.
Gli uomini divorziati che si risposano sono dei delinquenti passionali recidivi.
I libri sono lunghe lettere che inviamo agli amici.
Il bagaglio più pesante, è una borsa vuota.
Il desiderio si esprime attraverso la carezza come il pensiero attraverso il linguaggio.
Il fascismo non è definito dal numero delle sue vittime, ma dal modo con cui le uccide.
Il lavoro migliore non è quello che ti costerà di più, ma quello che ti riuscirà meglio.
Il male è il prodotto dell'abilità degli uomini di rendere astratto ciò che è concreto.
Il mondo può benissimo fare a meno della letteratura. Ma ancor meglio può fare a meno dell'uomo.
Il mondo è iniquità: se l'accetti sei complice, se lo cambi sei carnefice.
Il più vile degli assassini è quello che ha dei rimorsi.
Il povero non sa che la sua funzione nella vita è permetterci l'esercizio della generosità.
Il sarcasmo è il rifugio dei deboli.
Il tempo è troppo vasto, non si lascia riempire. Tutto ciò che uno vi getta s'ammollisce e si stira.
In realtà, la gente legge perché vuole scrivere. Ad ogni modo, la lettura è come riscrivere.
Indebolire un pensiero per farlo comprendere non è poi gran male.
Io non conosco che una chiesa: è la società degli uomini.
Io sono ciò che ho.
Io sono responsabile di tutto. Tranne che della mia stessa responsabilità.
L'antisemitismo non è una semplice opinione sugli ebrei, è una concezione del mondo.
L'antisemitismo, in una parola, è la paura davanti alla condizione umana.
L'avventura: un evento che esce dall'ordinario, senza essere necessariamente straordinario.
L'eleganza è quella qualità del comportamento che trasforma la massima quantità di essere in apparire.
L'inferno sono gli altri.
L'oscenità del sesso femminile è la stessa che caratterizza ogni apertura.
L'uomo non è altro che ciò che si fa.
L'uomo non è la somma di ciò che ha, ma la totalità di ciò che non ha ancora, di ciò che potrebbe avere.
L'uomo non è niente altro che quello che progetta di essere; egli non esiste che nella misura in cui si realizza; non è dunque niente altro che l'insieme dei suoi atti, niente altro che la sua vita.
L'uomo si fa; non è qualcosa di bell’e fatto in partenza; egli si fa scegliendo la propria morale, e la pressione delle circostanze è tale che non può non sceglierne una.
L'uomo è condannato ad essere libero: condannato perché non si è creato da sé stesso, e pur tuttavia libero, perché, una volta gettato nel mondo, è responsabile di tutto ciò che fa.
L'uomo è da inventare ogni giorno.
L'uomo è in primo luogo ciò che si slancia verso un avvenire e ciò che ha coscienza di progettarsi verso l'avvenire.
L'uomo è un essere nel quale l'essenza è preceduta dall'esistenza.
L'uomo è una passione inutile.
La cosa essenziale nella vita è scegliere. Se ti tolgono la possibilità di farlo è come se ti togliessero la libertà.
La cultura non salva niente né nessuno, non giustifica. Ma è un prodotto dell'uomo: egli vi si proietta, vi si riconosce, questo specchio critico è il solo ad offrirgli la sua immagine.
La giovinezza non consiste nel cambiare continuamente opinioni e nella mutevolezza dei sentimenti, ma nel provare quotidianamente, a contatto con la vita, la forza e la tenacia di quelle idee e di quei sentimenti.
La libera scelta che l'uomo fa di se stesso si identifica esattamente con ciò che si chiama il suo destino.
La mia responsabilità comporta anche una dimensione sociale, perché gli altri dipendono anche dalle mie scelte.
La modestia è la virtù dei tiepidi.
La nausea non è in me: io la sento laggiù sul muro, sulle bretelle, dappertutto attorno a me. Fa tutt'uno col caffè, son io che sono in essa.
La società rispettabile credeva in Dio per evitare di doverne parlare.
La vita non ha senso a priori. Prima che voi la viviate la vita di per sé non è nulla; sta a voi darle un senso e il valore non è altro che il senso che scegliete.
La vita umana comincia dall'altro lato della disperazione.
Le idee sono libertà quando si fanno, catene quando si sono realizzate.
Mettersi ad amare qualcuno, è un'impresa. Bisogna avere un'energia, una generosità, un accecamento... C'è perfino un momento, al principio, in cui bisogna saltare un precipizio: se si riflette non lo si fa.
Nessuno deve commettere la stessa stupidaggine due volte, la scelta è sufficientemente ampia.
Noi diventiamo ciò che siamo solo col radicale e profondamente insito rifiuto di ciò che gli altri hanno fatto di noi.
Non ci si mette il proprio passato in tasca; bisogna avere una casa per sistemarlo.
Non ci sono bambini "innocenti".
Non esiste un buon padre, è la regola; non bisogna prendersela con gli uomini, ma con il legame di paternità che è marcio.
Non facciamo quello che vogliamo e tuttavia siamo responsabili di quel che siamo.
Non sappiamo ciò che vogliamo e tuttavia siamo responsabili per ciò che siamo. Questo è il fatto.
Non si giudica chi si ama.
Non si può vincere il male che attraverso un altro male.
Non si recita per guadagnarsi la vita: si recita per mentire, per essere quello che non si può essere, e perché si è stufi di essere quello che si è.
Odio le vittime che rispettano i loro giustizieri.
Ogni esistente nasce senza ragione, si protrae per debolezza e muore per combinazione.
Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche.
Ogni uomo deve inventare la sua strada.
Più assurda è la vita, meno sopportabile è la morte.
Quando Dio tace, gli si può far dire quello che si vuole.
Quando amiamo troppo gli animali e i bambini, li amiamo a spese degli uomini.
Quando i ricchi si fanno la guerra sono i poveri che muoiono.
Quando non si fa nulla, ci si crede responsabili di tutto.
Se l'ebreo non esistesse, l'antisemitismo lo inventerebbe.
Se sei triste quando sei da solo, probabilmente sei in cattiva compagnia.
Si incomincia col non essere più in anticipo e si finisce per arrivare in ritardo.
Si può giudicare un uomo dicendo che è in malafede. Se abbiamo definito la condizione dell'uomo come una libera scelta, senza scuse e senza aiuti, chiunque si rifugi dietro la scusa delle sue passioni, chiunque inventi un determinismo è un uomo in malafede.
Si è sempre responsabili di quello che non si è saputo evitare.
Sono i bravi bambini che fanno i rivoluzionari più terribili. Non dicono nulla, non si nascondono sotto la tavola, mangiano un cioccolatino per volta. Ma, poi, lo fanno pagar caro alla Società. Diffidare sempre dei bravi bambini.
Sono stati i cristiani a creare l'ebreo.
Tutti i modi sono buoni quando sono efficaci.
Un diritto non è che l'altro aspetto di un dovere.
Un eletto è un uomo che il dito di Dio schiaccia contro un muro.
Una vittoria descritta nei particolari, non si sa più che cosa la distingue da una sconfitta.
Una volta che ascolti i dettagli della vittoria, è difficile distinguerla dalla sconfitta.
È quella qualità del comportamento che trasforma la massima qualità dell’essere in apparire.
È vero che non sei responsabile di quello che sei, ma sei responsabile di quello che fai di ciò che sei.